L’industria dei trasporti si fonda su una specifica terminologia e su tutta una serie di abbreviazioni che molto spesso causano diverse domande e, a volte, possono sembrare anche un po’ confuse. Continua a leggere questo post per scoprire quali sono le parti trascurabili e quali invece le frasi e le parole essenziali nella terminologia dei trasporti. In parole semplici, smonteremo e semplificheremo i termini più utilizzati in modo da poter distinguere l’importante dall’irrilevante.
Il settore delle spedizioni, della logistica e del trasporto merci, molti nomi per dire molto spesso la stessa cosa, è un business che gira tutto intorno al gergo e alla terminologia dei trasporti. Come mai, in primis, esiste tutta una terminologia dei trasporti, comprese le abbreviazioni, per qualcosa di così semplice come il trasporto merci? Per le persone non esperte del settore tutto questo può sembrare un gran caos, e spesso si traduce in svariate domande senza risposta.
Ci sono diverse ragioni. Da un lato, sono uno strumento professionale per definire con precisione termini e significati e creare uno standard universale di settore in più lingue e aree geografiche. Dall’altro, vogliono anche rappresentare un ostacolo all’ingresso dei “non invitati”, tenendo così il settore lontano dal resto del mondo e cercando di creare un maggiore senso di professionalità.
La terminologia dei trasporti ha dato al settore un brutto colpo
Il problema non è che l’industria abbia sviluppato un proprio linguaggio “parallelo”, o che comunichi con delle abbreviazioni. È un settore che comunque interagisce ampiamente con altri settori e persone, ad esempio con venditori e acquirenti di beni, con i governi, le banche e chiunque altro partecipi ad attività in cui i prodotti devono attraversare i confini internazionali.
Ed è qui che nasce il problema. L’industria dei trasporti è orgogliosa, ma sfortunatamente questo orgoglio viene spesso espresso come un’arrogante aspettativa che tutti debbano conoscere le espressioni e i termini usati nella terminologia dei trasporti. Inoltre, chi parla la lingua del settore si aspetta inconsciamente che l’interlocutore abbia una conoscenza dettagliata di tutte le sfaccettature delle operazioni, fattore che può causare timori di sbagliare e frustrazione allo stesso tempo.
Tutto ciò non fa che limitare una catena di comunicazione altrimenti efficace, e il risultato è che spesso i problemi reali, indipendentemente dalla causa, non vengono affrontati in tempo. Il risultato complessivo quindi è un settore spesso noto per offrire servizi scadenti e per non soddisfare le promesse. È peccato che la terminologia dei trasporti, che dovrebbe aumentare l’efficienza, sia invece piena di chiacchere senza senso, tanto da gettare delle ombre sui settori dei trasporti e della logistica nel suo complesso.
I termini più importanti per il trasporto e la logistica
Per l’orecchio inesperto può essere quasi impossibile separare l’essenziale terminologia dei trasporti dalle chiacchere e dal gergo di settore. Non possiamo ovviamente trattare tutto, ma abbiamo comunque selezionato i termini più usati nei trasporti, quelli che di solito causano molta confusione. Cercheremo di spiegare il loro significato e condividere le espressioni senza senso. Spesso sono collegate tra loro.
In questo modo spero di fornirti quello che ti serve per poter interpretare le comunicazioni dal tuo fornitore di servizi di trasporto, porre domande più complesse e ottenere delle risposte più soddisfacenti.
Termini di servizio
Per tutte le spedizioni internazionali di merci esiste un accordo tra il mittente e il destinatario delle merci. Questo accordo, scritto o orale, deve contenere quando e dove, durante il transito, la proprietà della merce, e quindi i costi della spedizione, viene trasferita dal mittente al destinatario. Se così non fosse, è necessario concordare il tutto prima di prenotare il trasporto. Fortunatamente esiste uno standard globale per definire con chiarezza il punto di trasferimento. Lo standard è un insieme di termini e abbreviazioni che fanno riferimento ad una specifica posizione geografica, di solito una città o un aeroporto, definendo in tal modo il punto di trasferimento dei costi.
Ci si riferisce alla totalità di questi norme come incoterms, o anche solo termini, e talvolta non vengono neanche usati tutti. In questo caso vengono usati direttamente i termini specifici e spesso in una versione ridotta. I più utilizzati per le importazioni sono EXW e FOB, noti anche come Ex-Works e Free On Board, e per le esportazioni DAP e CFR, anche noti come Delivered At Place e Cost and Freight. Quest’ultimo puoi trovarlo anche come DDU, abbreviazione di Delivered Duty Unpaid, un termine sorpassato che in realtà è fuori servizio dal 2010. Oltre a questo, puoi trovare il termine Ab, che ha origine dal significato latino del termine “da”. Viene utilizzato principalmente in combinazione con una “fabbrica ab”, che ha lo stesso significato di EXW, ovvero quando il ricevitore è responsabile del trasporto dalla fabbrica.
Non solo i termini stessi possono creare confusione, ma sono anche spesso usati in modo approssimativo dallo stesso settore. Ad esempio, potresti osservare uno spedizioniere fare riferimento ai costi EXW o costi DAP. Questo crea confusione perché EXW e DAP definiscono chi deve pagare per le diverse parti del processo di trasporto. Ma i costi EXW spesso si riferiscono solo al processo di trasporto e sdoganamento che copre la parte di tragitto dal magazzino del mittente fino a quando le merci sono a bordo della nave, del treno o dell’aereo nel paese di origine. Allo stesso modo, i costi DAP spesso si riferiscono solo al trasporto dal porto, aeroporto o terminal nel paese di destinazione fino all’indirizzo del destinatario. Se hai dei dubbi, ha sempre senso definire esplicitamente a cosa ci si riferisce per “da” e “a” nelle domande al trasportatore. Ad esempio “Questo costo copre il trasporto da Shanghai EXW alla consegna al mio indirizzo in Italia?”.
Chi fa cosa?
Ci sono molti e diversi ruoli nel trasporto e nella logistica, e ognuno ha nomi diversi. Le due funzioni più importanti, secondo noi, sono il mittente ed il ricevitore.
Il mittente è la società, o persona, che è indicata come mittente dei beni e a cui spesso ci si riferisce come il fornitore, il venditore, il contraente o semplicemente la fabbrica. È importante notare questi termini perché leggeremo spesso comunicazioni in cui il fornitore è accusato di ritardare la spedizione, di solito sostenendo che il prodotto non era pronto in tempo, o che i documenti non erano disponibili prima del termine ultimo per la consegna.
Anche il ricevitore ha molti nomi, tra cui destinatario o BCO (Beneficial Cargo Owner, proprietario del carico utile). È la società, o la persona, che riceve i beni come indicato sulla polizza di carico, ovvero quello a cui sono destinati i prodotti. In rari casi, le merci vengono trasferite ad un’altra entità o persona durante il transito. In questo caso, il nuovo ricevitore è chiamato giratario.
C’è tuttavia un’eccezione più o meno standard nel mondo dei trasporti con corriere. Qui, il termine ricevitore è generalmente utilizzato per la persona che ha stipulato l’accordo con la società di servizi corrieri. In realtà, in questo caso specifico, il ricevente non è necessariamente il destinatario effettivo dei beni. La persona che riceve le merci verrà indicata come delivery sui documenti.
Per saperne di più sugli altri ruoli nel settore dei trasporti, leggi qui il nostro articolo sui trasporti internazionali.
Prezzo tutto-incluso
Uno dei termini nella terminologia dei trasporti che più di tutti confonde le persone, e che è anche abusato e usato a caso, è tutto-incluso. Solitamente si riferisce al prezzo del trasporto e dei servizi annessi, ma senza che sia propriamente definito quali servizi sono inclusi e quali no. Pertanto, sarà sempre meglio verificare esattamente quale tipo di costi aggiuntivi potrebbero verificarsi oltre al prezzo tutto-incluso. Ad esempio, i costi doganali e l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) di solito non sono inclusi, così come i costi per le manutenzioni speciali e le spese extra.
Per comprendere il prezzo totale del trasporto, purtroppo, è necessario chiedere una fattura. Tuttavia, succederà spesso che il fornitore di servizi di trasporto, al momento della prenotazione, non sarà in grado di fornirti la fattura. Inoltre, bisogna tenere presente che gli oneri che devono essere pagati all’Agenzia delle Dogane sotto forma di dazi all’importazione, IVA e tasse di importazione speciali non fanno parte del trasporto e, pertanto, devono essere regolati separatamente, e spesso direttamente all’Agenzia delle Dogane.
Consegna con caricatore laterale, elevatore Hammar
A meno che non venga disposto diversamente, un container viene generalmente caricato sul retro di un camion (chiamato anche chassis). Ciò significa che devi svuotarlo da un’altezza di circa 130 cm, il che può essere poco pratico se non hai a disposizione una rampa o un magazzino con ribalta.
In alternativa, prima della consegna, puoi prendere accordi diversi. Qui i termini come caricatore laterale o elevatore Hammar sono comuni, sebbene tutti si riferiscano in sostanza alla stessa cosa. Vale a dire una gru attaccata al camion, in grado di sollevare il container e metterlo a terra vicino al camion.
Questo tipo di consegna è molto popolare perché più economica rispetto all’avere una gru a parte usata solo per sollevare il container del camion e posarlo a terra. Tuttavia, vi sono alcune limitazioni, ad esempio il fatto che il container può essere posizionato solo sul lato sinistro del camion. Se hai bisogno che il container si apra in una certa direzione e non hai spazio per far girare il camion, è opportuno concordare in anticipo in che direzione vuoi che il container venga caricato, con le porte sul fronte o sul retro.
C’è abbastanza free time per evitare la detention?
Nella terminologia dei trasporti e delle spedizioni il termine free time si riferisce al tempo che hai a disposizione prima che il proprietario di una specifica attrezzatura ne abbia bisogno. Ad esempio, quando si consegna con un container, in genere, sono necessari tre giorni per svuotarlo e restituirlo al proprietario consentendo alla società di spedizioni di rimetterlo in circolazione.
Se non si restituisce il container entro questo free time, si dovrà pagare una tassa per ogni giorno in più che verrà detenuto. Questa tariffa è nota come detention e la tariffa giornaliera, generalmente, aumenta di giorno in giorno.
La detenzione non deve essere confusa con le controstallie, ovvero l’importo da pagare per l’affito di uno spazio per il container se non si è abbastanza veloci nello sdoganamento e nella rimozione dal porto dopo il suo arrivo.
Le tasse non sono solo tasse
Nel settore dei trasporti sembra sempre esserci una quantità infinita di tasse aggiuntive. Quelle più comuni sono le tasse sul carburante, le spese per l’adeguamento valutario, il supplemento per i rischi di guerra, il supplemento per la congestione e le tariffe per l’alta stagione. Oltre a queste esistono commissioni per ispezioni, quarantena, documentazione e molti altri eventi più o meno prevedibili.
L’aspetto comune di tutte le tasse qui menzionate, e anche delle altre non menzionate, risiede nell’importanza di comprendere ciò che esse realmente comportano. Inoltre, è essenziale sapere se si tratta di spese realmente inevitabili e che devi dunque accettare quando stipuli un accordo con un fornitore di servizi di trasporto.
Non possiamo menzionarle tutte in questo articolo, ma ti incoraggiamo comunque, come acquirente di trasporti, a essere critico quando vengono presentate delle tasse aggiuntive. Qui a Transporteca riteniamo che le tariffe aggiuntive creino confusione, incertezza e frustrazione, motivo per cui i clienti qui sul nostro portale non ne troveranno.
Mezzi di trasporto
Gli spedizionieri si organizzano in divisioni o dipartimenti, ciascuno dei quali è responsabile di una particolare modalità di trasporto, ad esempio una divisione trasporto marittimo, una divisione trasporto aereo, una divisione trasporto stradale e, eventualmente, una divisione separata per corrieri espresso. Il trasporto ferroviario dipenderà dal percorso e farà parte della divisione marittima o nella divisione trasporto stradale.
Questa suddivisione delle modalità di trasporto può creare della confusione poiché tu, in qualità di acquirente, devi decidere il tipo di trasporto di cui hai bisogno prima di conoscere tutti i dettagli di ciascun servizio. Devi decidere ed essere guidato verso la persona giusta nel dipartimento giusto. Inoltre, una volta “arrivato” con la tua richiesta di trasporto in uno specifico settore dell’organizzazione, è quasi impossibile ricevere informazioni sui mezzi di trasporto alternativi. Il motivo è semplice: se modifichi la tua richiesta da una determinata modalità di trasporto ad un’altra, e quindi la sposti da una divisione all’altra, la commissione sulla tua spedizione se ne va insieme a essa. Ecco perché, come spedizioniere, può essere difficile “rinunciare” ad una spedizione e trasferirla ad un altro reparto.
Tuttavia, è molto raro che sia il tipo di trasporto a determinare quale sia il servizio migliore per l’acquirente del trasporto. Che un servizio sia migliore o meno dipende molto di più da come e quando le merci arrivano a destinazione, da quanto bene viene eseguito il servizio e da quanto costa. Se questi fattori sono noti, è molto meno rilevante, per la maggior parte dei prodotti, che essi viaggino via aereo, nave, camion o treno, o che il servizio sia una combinazione di più opzioni.
A complicare ulteriormente le cose, puoi anche scegliere un corriere o un servizio espresso. La parola corriere di per sé può creare un po’ di confusione perché si riferisce sia alle spedizioni con un corriere come UPS, FedEx e TNT, sia alle spedizioni con servizio stile “uomo con un furgone”. In quest’ultimo caso si tratta di un autista con un furgone, che trasporta esclusivamente il carico dall’indirizzo di ritiro direttamente all’indirizzo di consegna. Le spedizioni con corriere, o corriere espresso, con aziende consolidate vengono solitamente eseguite via strada quando si tratta dell’Europa, sia per via aerea, variante che ha moltissime somiglianze con il servizio di trasporto aereo standard.
Qui sul portale ti mostriamo tutte le forme di trasporto più rilevanti per ogni ricerca effettuata, nonché tutte le informazioni e le variabili rilevanti necessarie per prendere la migliore decisione possibile come acquirente di servizi di trasporto.
Non temere, chiedi a noi senza avere paura!
Se l’ordinazione di un trasporto, la relativa comunicazione e la terminologia dei trasporti diventano troppo complicati, ricorda che spedizione e logistica sono operazioni trasparenti e semplici. Non deve servire una laurea per fare il lavoro dello spedizioniere. Forse è per questo che a volte l’industria, nel suo complesso, soffre di un’apparente scarsa autostima che si manifesta in un bisogno di creare un proprio linguaggio ed una particolare “terminologia dei trasporti” per confondere il pubblico. Di contro, questo crea anche una crescita esponenziale delle comunicazioni e-mail, dei fraintendimenti e, chiaramente, di costi spesso imprevisti o di ritardi non necessari.
Non lasciarti scoraggiare dalla terminologia dei trasporti, dalle parole straniere, dalle abbreviazioni o dai modi di dire senza senso. Cogli invece l’opportunità di porre domande e imparare a capire come funzionano le cose. Spesso è utile evidenziare e verificare le capacità del tuo spedizioniere con domande precise: se non ti danno una risposta diretta e specifica, probabilmente non sono le persone giuste con cui lavorare.
Abbiamo cercato di trattare alcuni dei termini più essenziali. Ovviamente, c’è una grande parte della terminologia dei trasporti che non abbiamo nemmeno menzionato. Scrivici pure via chat o e-mail se ritieni che dei termini debbano essere aggiunti a beneficio di tutti i nostri lettori. Non ti possiamo promettere di conoscere il significato di tutto ciò che viene detto in questo settore, ma faremo del nostro meglio per scoprirlo.
Scritto da Morten Laerkholm, CEO e fondatore di Transporteca