Spedire merci dall’Irlanda non è complicato. Tuttavia, vi sono alcuni dettagli che è bene conoscere in merito alle importazioni da quest’isola. In questa guida abbiamo compilato un elenco delle domande più comuni, in modo che puoi iniziare col piede giusto per i tuoi commerci.
1. Opzioni di spedizione
Quando la tua compagnia deve far spedire merci dall’Irlanda all’Italia, si applicano le norme generali previste per il commercio all’interno dell’UE. I due Paesi possono liberamente scambiare prodotti, perciò non sono applicabili regole o eccezioni speciali.
Si possono trasportare merci dall’Irlanda via aereo, nave, treno e autocarro, e per questo motivo può risultare difficoltoso tenere a mente tutte le opzioni e tariffe che variano in base alla modalità di trasporto. La scelta del metodo di spedizione spesso dipende dal tipo di prodotto che si desidera spedire, ma una buona considerazione da tener presente è il lasso di tempo per la consegna.
Cerca le tariffe
L’opzione più veloce è il corriere espresso, il quale viene anche tariffato di conseguenza, mentre il trasporto merci tramite trasportatore può essere una soluzione più economica nel caso non vi sia una particolare urgenza. Consigliamo quindi di pianificare il trasporto merci con largo anticipo rispetto alla consegna, se il prodotto e le tempistiche lo consentono.
2. A chi spetta la spedizione delle merci?
Un’altra considerazione importante per la spedizione dall’Irlanda è determinare chi sarà il responsabile della movimentazione merci.
Vi sono moltissime compagnie che operano servizi cargo dall’Irlanda all’Italia. Se acquisti servizi di trasporto da uno spedizioniere, questi trasporterà le merci con un proprio veicolo oppure assumerà un trasportatore per farlo. Ciò ti permette di ottenere il servizio dello spedizioniere e al contempo i vantaggi derivanti dalla sua contrattazione col trasportatore (leggi in questo articolo la differenza tra spedizioniere e trasportatore).
Un’altra opzione è il trasporto indipendente, anche conosciuto come “padroncino con furgone“. Questo è in genere un privato dotato di furgone, il quale offre di portare con sé le tue merci nel suo prossimo viaggio dall’Irlanda. È un’opzione allettante perché spesso offre cifre piuttosto economiche, ma è bene fare attenzione: vi possono essere, infatti, costi imprevisti come i biglietti per il traghetto o le spese per il carburante, e con ogni probabilità non sarai coperto nel caso qualcosa vada storto durante il tragitto.
Prima di decidere, è bene valutare in base alle differenti tariffe fornite dai vari spedizionieri. Una volta appurato quanto della spesa viene effettivamente attribuito alla spedizione, puoi renderti conto se esistono alternative più economiche che possono essere gestite autonomamente. Al tempo stesso, puoi valutare se il prezzo conviene a fronte dei profitti effettivi ricavati dall’importazione. Prenditi dunque un po’ di tempo per studiarti il mercato prima di iniziare. Se la quantità di beni importati più avanti aumenta, puoi includere nella tua valutazione il fatto che il principio di sconto sul volume generalmente si applica anche al trasporto merci.
3. È tutto a posto per IVA e tasse doganali?
Quando acquisti merci all’interno dell’UE, non è necessario pagare le imposte doganali. Tuttavia, quando ordini merci da un fornitore irlandese, devi tenere conto dell’IVA.
Chi vende ad un’altra impresa beni destinati ad un altro paese dell’UE non deve fatturare l’IVA se il cliente detiene una partita IVA valida, come indicato anche dal sito dell’Unione europea. Di conseguenza non pagherai l’IVA irlandese e per essere sicuro che non ti venga addebitata, dovrai fornire la tua partita IVA al fornitore stesso. Ciò significa anche che per farti spedire merci dall’Irlanda all’Italia dovrai avere una partita IVA valida ed essere quindi iscritto al registro delle imprese.
La partita IVA può essere aperta tramite l’Agenzia delle Entrate compilando l’apposito modello (vedi questa pagina), o attraverso la Comunicazione Unica d’Impresa che permetterà di inviare l’apposito modello al Registro delle Imprese.
Una volta acquistate le merci, devi calcolare e inserire l’IVA nella dichiarazione IVA e aggiungerla al prezzo di rivendita dei tuoi prodotti in Italia. Quando spedisci merci all’interno dell’UE, devi pagare l’IVA anche sul trasporto.
4. Chi è responsabile?
È sempre l’importatore a doversi assicurare che i prodotti siano conformi agli standard nazionali e che sia legale importarli in Italia. Un prodotto legale in Irlanda non necessariamente sarà ammesso anche in Italia.
La responsabilità delle merci durante il trasporto viene stabilita dai termini di accordo tra il mittente e il destinatario. La Camera di Commercio Internazionale è responsabile per le condizioni di commercio riconosciute a livello mondiale, dette Incoterms, vale a dire una serie di termini commerciali standard da utilizzare in tutte le operazioni di vendita e acquisto con l’estero.
A seconda dei termini e clausole scelti, sono definite in dettaglio le condizioni di responsabilità e viene stabilito a chi spetta il pagamento e l’organizzazione delle varie fasi del trasporto. Ciò ti permette di stabilire chiaramente chi risponde di cosa, in caso di dubbi o controversie.
5. Assicurazione
Per il trasporto su strada, la responsabilità dello spedizioniere o del trasportatore è fondamentalmente limitata a un importo massimo previsto dalla Convenzione CMR (Convenzione sul contratto di trasporto internazionale stradale di merce), che impone un limite di 9 Euro per kg.
Se il valore delle tue merci più il costo di trasporto superano questa soglia, dovresti considerare l’idea di stipulare un’assicurazione. Puoi stipularla come parte dell’assicurazione del tuo deposito merci o separatamente. Se ordini il trasporto di merci dall’Irlanda su questo portale, prima di completare l’ordine avrai l’opportunità di scegliere un’assicurazione.
Il prezzo dell’assicurazione dipende dal valore delle merci, ma la tariffa è di circa 17 Euro per coprire valori fino a 3,334 Euro, per esempio.