Le spedizioni dall’Inghilterra non presentano particolari prerequisiti. In questa guida abbiamo raccolto alcuni consigli sui primi passi da compiere per il trasporto delle merci e l’importazione dall’Inghilterra, e come evitare di cadere in alcune insidie.
1. Opzioni di spedizione dall’Inghilterra
Per la spedizione di merci dall’Inghilterra all’Italia, si applicano le norme generali previste per il commercio all’interno dell’UE. I due Paesi possono liberamente scambiare prodotti, perciò non sono applicabili regole o eccezioni speciali.
Si possono trasportare merci dall’Inghilterra via aereo, nave, treno e autocarro, quindi può essere un po’ difficoltoso tenere a mente tutte le opzioni e tariffe che variano in base alla modalità di trasporto. La scelta del metodo di spedizione spesso dipende dal tipo di prodotto che si desidera spedire, ma una buona considerazione da tener presente è il lasso di tempo per la consegna.
Cerca le tariffe
L’opzione più veloce è il corriere espresso, il quale viene anche tariffato di conseguenza, mentre il trasporto merci tramite trasportatore può essere una soluzione più economica, se non vi è una particolare urgenza. Consigliamo quindi di pianificare il trasporto merci con largo anticipo rispetto alla consegna, se il prodotto e le tempistiche lo consentono.
2. Chi gestisce le spedizioni?
Un’altra considerazione importante per la spedizione di merci dall’Inghilterra è derminare chi sarà il responsabile delle movimentazione merci.
Vi sono moltissime compagnie che operano servizi cargo dall’Inghilterra all’Italia. Se acquisti servizi di trasporto da uno spedizioniere, questi trasporterà le merci con un proprio veicolo oppure assumerà un trasportatore per farlo. Ciò ti permette di ottenere il servizio dello spedizioniere e al contempo i vantaggi derivanti dalla sua contrattazione col trasportatore. Puoi leggere in questo articolo la differenza tra spedizioniere e trasportatore.
Un’altra opzione è il trasporto indipendente, anche conosciuto come “padroncino con furgone“. Questo è in genere un privato con un furgone, il quale offre di portare con sé le tue merci nel suo prossimo viaggio dall’Inghilterra. È un’opzione allettante, perché spesso offre cifre piuttosto economiche, ma è bene fare attenzione: vi possono essere, infatti, costi imprevisti come i biglietti per il traghetto o le spese per il carburante, e con ogni probabilità non sarai coperto nel caso qualcosa vada storto durante il tragitto.
Prima di decidere, è una buona idea valutare in base alle differenti tariffe fornite dai vari spedizionieri. Una volta appurato quanto della spesa viene effettivamente attribuito alla spedizione, puoi renderti conto se possono esistere alternative più economiche che possono essere gestite autonomamente. Al tempo stesso, puoi valutare se il prezzo conviene a fronte dei profitti effettivi ricavati dall’importazione.
Prenditi dunque un po’ di tempo per studiarti il mercato prima di iniziare. Se la quantità di beni importati più avanti aumenta, puoi includere nella tua valutazione il fatto che il principio di sconto sul volume generalmente si applica anche al trasporto merci.
3. Tariffe di spedizione dall’Inghilterra
Di seguito riportiamo alcuni esempi di tariffe e tempistiche per il trasporto di merci dall’Inghilterra all’Italia. Questi prezzi devono essere considerati puramente indicativi, dato che le tariffe attuali variano continuamente a causa, per esempio, dell’oscillazione dei costi del gasolio.
Da Londra a Roma, Italia
3 parcels. 70 kg
Prezzo: 244 €, tutto incluso
Da Birmingham a Milano, Italia
1 pallet EUR, 120 kg
Prezzo: 313 €, tutto incluso
Da Newcastle a Torino, Italia
4 pallet, 225 kg
Prezzo: 791 €, tutto incluso
Da nostro sito puoi richiedere un preventivo e ricevere subito tariffe all-inclusive. Oppure, puoi contattarci per ricevere un’offerta con un prezzo garantito da uno dei nostri spedizionieri partner entro 24 ore, nel caso tu non riesca a trovare un prodotto che corrisponda alle tue esigenze.
4. IVA e dogana
Quando acquisti merci all’interno dell’UE, non è necessario pagare le imposte doganali. Tuttavia, quando ordini merci da un fornitore inglese, devi tenere conto dell’IVA.
Chi vende ad un’altra impresa beni destinati ad un altro paese dell’UE non deve fatturare l’IVA se il cliente detiene una partita IVA valida, come indicato anche dal sito dell’Unione europea. Di conseguenza, come importatore, non pagherai l’IVA britannica e per essere sicuro che non ti venga addebitata, dovrai fornire la tua partita IVA al fornitore stesso. Ciò significa anche che per importare merci dovrai avere una partita IVA valida ed essere quindi iscritto al registro delle imprese.
La partita IVA può essere aperta tramite l’Agenzia delle Entrate compilando l’apposito modello (vedi questa pagina), o attraverso Comunicazione Unica d’Impresa che permetterà di inviare l’apposito modello al Registro delle Imprese.
Una volta acquistate le merci, devi calcolare e inserire l’IVA nella dichiarazione IVA e aggiungerla al prezzo di rivendita dei tuoi prodotti in Italia. Quando spedisci merci all’interno dell’UE, devi pagare l’IVA anche sul trasporto.
5. Divisione delle responsabilità
È sempre l’importatore a doversi assicurare che i prodotti siano conformi agli standard nazionali e che sia legale importarli in Italia. Un prodotto legale in Inghilterra non necessariamente sarà ammesso anche in Italia.
La responsabilità delle merci durante il trasporto viene stabilita dai termini di accordo tra il mittente e il destinatario. La Camera di Commercio Internazionale è responsabile per le condizioni di commercio riconosciute a livello mondiale, dette “Incoterms“, vale a dire una serie di termini commerciali standard da utilizzare in tutte le operazioni di vendita e acquisto con l’estero.
A seconda dei termini e clausole scelti, sono definite in dettaglio le condizioni di responsabilità e viene stabilito a chi spetta il pagamento e l’organizzazione delle varie fasi del trasporto. Ciò ti permette di stabilire chiaramente chi risponde di cosa, in caso di dubbi o controversie.
6. Assicurazione per il trasporto merci dall’Inghilterra
Per il trasporto su strada, la responsabilità dello spedizioniere o del trasportatore è fondamentalmente limitata a un importo massimo previsto dalla Convenzione CMR (Convenzione sul contratto di trasporto internazionale stradale di merce), che impone un limite di 9 Euro per kg.
Se il valore delle tue merci più il costo di trasporto superano questa soglia, dovresti considerare l’idea di stipulare un’assicurazione. Puoi stipularla come parte dell’assicurazione del tuo deposito merci o separatamente. Se ordini il trasporto di merci dall’Inghilterra su questo portale, prima di completare l’ordine avrai l’opportunità di scegliere un’assicurazione.
Il prezzo dell’assicurazione dipende dal valore delle merci, ma la tariffa è di circa 17 Euro, per coprire valori fino a 3,334 Euro, per esempio.
7. Spedizioni di specifiche tipologie di prodotti
Quando si importano determinate categorie di prodotti dall’Inghilterra, è importante prestare particolare attenzione. Per esempio, è sempre bene controllare che le caratteristiche del prodotto non lo rendano soggetto a una normativa speciale.
Senza dubbio, due categorie richiedono particolare attenzione: i generi alimentari e le merci pericolose. Quando si importano prodotti che appartengono a queste due categorie, è facile incorrere in problemi, se non si presta la dovuta attenzione ai regolamenti.
In generale, nell’Unione europea, vi è una rigida disciplina comunitaria riguardante la sicurezza alimentare ed esse include anche il trasporto delle derrate alimentari.
Nell’importazione di merci pericolose, il trasporto richiede particolare attenzione. Data la natura complessa della problematica, la migliore soluzione è chiedere consiglio a un consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose o a una compagnia specializzata in merci pericolose, prima di procedere con l’ordine e organizzare la spedizione. Puoi saperne di più sull’argomento dall’Agenzia dei Trasporti.
Commerci con l’Inghilterra
L’Inghilterra è un importante partner commerciale dell’Italia. Quest’ultima, infatti, si trova tra suoi dieci maggiori mercati di esportazione, insieme agli Stati Uniti, Germania, Olanda, Francia, Irlanda, Svizzera, Belgio e Lussemburgo, Cina e Spagna.
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