Ecco la nostra introduzione ai dazi doganali dagli USA. Scopri le 5 cose più importanti da ricordare per evitare ritardi e costi aggiuntivi, in modo da essere ben informato quando avvierai le tue importazioni dagli Stati Uniti all’Italia.
Dazi doganali per le spedizioni dagli Stati Uniti
I dazi doganali sono un importo da pagare per l’importazione di merci nell’Unione europea (UE), e quindi anche in Italia. Pertanto, conviene davvero conoscere le basi delle norme e dei regolamenti in materia di dazi all’importazione per le spedizioni dagli Stati Uniti in modo da poter calcolare il prezzo totale di importazione delle merci. Se stessi invece spedendo merci internamente all’UE, sulla maggior parte dei prodotti non avresti da pagare nessun dazio doganale – leggi di più sulle importazioni dall’UE all’Italia.
Quanto devi pagare in tasse di importazione dipende dal tipo di merce che stai importando, dal suo valore e dal paese di origine.
1. Per importare dagli USA bisogna essere registrati
Quando si importano nell’UE merci destinate alla vendita commerciale o come parte di un’attività commerciale o promozionale per la propria attività, l’azienda deve disporre di un codice identificativo EORI (Economic Operator Registration and Identification). Se non ce l’hai, non potrai presentare la dichiarazione di importazione a nome della tua azienda, e la merce verrà bloccata dalle autorità doganali fino al momento in cui avrai ricevuto il tuo codice EORI. Eventuali costi associati a questo ritardo saranno a carico tuo e, di solito, includeranno il costo di cauzione e il potenziale affitto di attrezzature, nel caso in cui il carico debba essere stoccato in un container che quindi non verrà restituito allo spedizioniere entro il tempo limite concordato.
La registrazione per ottenere il codice EORI è un processo semplice che di solito richiede non più di tre giorni lavorativi. Per rendere le cose semplici, tutti i soggetti italiani che effettueranno operazioni doganali verranno automaticamente registrati nella banca dati EORI.
Quindi, se la tua azienda ha già la partita IVA in Italia, potresti già avere il codice EORI. Per verificarlo, è possibile utilizzare lo strumento di convalida del numero EORI fornito dalla Commissione Europea. Il tuo numero EORI dovrebbe essere composto da “IT” seguito dal numero di partita IVA a undici cifre, ad esempio IT10004450960. In Italia la registrazione è automatica, come illustrato qui.
Se la tua azienda non ha la partita IVA in Italia, per importare dagli Stati Uniti è necessario registrarsi utilizzando i moduli forniti dall’Agenzia delle Dogane. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le tue attività sono al di sotto della soglia che richiede la registrazione IVA, o magari perché la tua azienda è registrata in un altro paese dell’UE. In entrambi i casi, prima di poter ricevere legalmente la merce dovrai comunque registrarti per il numero EORI e pagare i dazi doganali dagli USA.
Una volta registrato, riceverai un numero EORI che potrai passare al tuo spedizioniere designato o al tuo agente doganale per le dichiarazioni delle tue importazioni. Se decidessi di dichiarare le tue importazioni senza utilizzare un broker o uno spedizioniere, dovrai presentare un po’ più di informazioni nella tua domanda. In questo caso, è necessario utilizzare i giusti moduli. Tuttavia, sono davvero pochissime le aziende che fanno da sole le loro dichiarazioni di importazione dato che il processo richiede esperienza ed il costo del servizio con uno spedizioniere o un broker doganale è abbastanza ragionevole.
In alcuni casi, potrebbe anche essere necessario acquisire una Licenza di importazione se devi importare merci classificate come “merci soggette a restrizioni”, ad esempio determinati tessuti o armi da fuoco e munizioni. Scopri di più su come ottenere le corrette licenze per il commercio internazionale.
2. Dichiara le tue importazioni in dogana
Nelle importazioni dagli Stati Uniti o da altri paesi non UE, la maggior parte delle aziende si affida ai corrieri e agli spedizionieri per la gestione delle dichiarazioni doganali e quindi anche per il pagamento dei dazi doganali dagli USA. Ciò assicura, nella maggior parte dei casi, che i moduli siano compilati correttamente, il che può impedire ritardi nel processo di importazione. È tuttavia possibile effettuare le dichiarazioni doganali autonomamente, ma il processo può risultare complicato ed è consigliato solo agli importatori più esperti.
Il ruolo dello spedizioniere o del corriere, in quest’ambito, è quello di identificare il codice merceologico del carico, necessario per pagare i dazi doganali dagli USA, e completare la dichiarazione doganale a vostro nome. Detto questo, come importatore, hai la responsabilità ultima per l’accuratezza della dichiarazione di importazione. Se le importazioni sono dichiarate con un codice merce errato, hai la responsabilità di informare l’Agenzia delle Dogane dell’errore. Conviene inoltre sapere che si possono rischiare sanzioni (fino a 516 EUR per errore), nonché di pagare dazi in eccesso.
Trovare il giusto codice merceologico purtroppo non è sempre facile. Il primo a cui chiedere è l’esportatore. I codici merceologici, definiti anche codici di classificazione, codici HS o codici TARIC, sono uno standard quasi globale. In qualità di produttore o rivenditore del prodotto, l’esportatore di solito è a conoscenza del codice delle merci, che è stato anche depositato presso la dogana statunitense. Se il tuo fornitore non può fornirti il codice, puoi cercarlo nella tabella delle Tariffe Doganali. Una volta trovato il codice della merce, apri la scheda di importazione per trovare i dazi doganali dagli USA (e l’IVA) applicabile alle tue merci.
Per stabilire l’importo dell’IVA e dei dazi doganali dagli USA sulle merci, oltre al codice delle merci, il corriere o lo spedizioniere presenterà il valore dei beni importati. Per le importazioni, il dazio è calcolato in base al valore di acquisto delle merci, e l’IVA è calcolata in base al valore di acquisto, compresi i dazi e le spese di spedizione. Ad esempio, se acquisti un prodotto negli Stati Uniti per l’equivalente di EUR 3.000 e spedito Italia per EUR 200, e l’aliquota del dazio su questo particolare prodotto è del 3% e con un’IVA al 22%, i calcoli sono i seguenti:
Dazi: EUR 3.000 * 3% = EUR 90
VAT: 22% * (EUR 3,000 + EUR 90 + EUR 200) = EUR 723,80
Quindi, i dazi e le imposte totali per l’importazione di questo prodotto saranno di 723,80 EUR e il costo totale del prodotto, in questo caso, sarà di EUR 3.000 + EUR 200 + EUR 723,80 = EUR 3.923,80. Come leggerete a breve, ovviamente potrai recuperare l’IVA se l’attività è registrata in Italia.
Merci in entrata in un altro paese dell’UE prima dell’Italia
Se importi le tue merci in un altro paese dell’UE, diverso dall’Italia, e successivamente spedisci le tue merci in Italia, il tuo fornitore o l’azienda responsabile del trasporto, dovrà utilizzare una “Dichiarazione sommaria di entrata” in quel paese. Tuttavia, conviene sempre controllare che questo passaggio venga fatto correttamente perché tu, come azienda ricevente, puoi essere ritenuto responsabile.
3. Pagamento dei dazi doganali dagli USA
Di norma, devi pagare l’IVA e i dazi doganali dagli USA (come da tutti i paesi non UE) non appena arrivano nell’UE (ad esempio in Italia). Se non paghi subito dazi e IVA, è probabile che tu debba sostenere anche dei costi aggiuntivi per lo stoccaggio fino a quando le merci non verranno rilasciate al ricevimento del pagamento completo.
Di solito, lo spedizioniere responsabile della presentazione della dichiarazione di importazione ti contatterà una volta che l’avrà inviata informandoti dell’importo dei dazi da pagare. Ti verrà quindi richiesto di pagare l’importo allo spedizioniere, che a sua volta pagherà l’Agenzia delle Dogane per conto tuo. Le tue merci non saranno rilasciate dalla dogana fino a quando l’Agenzia delle Dogane non avrà ricevuto il pagamento completo dei dazi e dell’IVA. Alcuni spedizionieri richiedono una commissione per la gestione di questo pagamento.
Per chi effettua numerose importazioni, è possibile impostare un conto di debito con l’Agenzia delle Dogane per regolare i dazi e l’IVA una volta al mese. Tuttavia, è necessario che tu possa fornire una garanzia doganale da una banca, da una società di costruzioni o da una compagnia assicurativa, e di solito non è fattibile per le piccole imprese.
Eccezioni ai dazi all’importazione dagli Stati Uniti
In alcuni casi, potresti essere in grado di richiedere un dazio a tariffa ridotta o addirittura pari a zero per merci provenienti da paesi specifici. È previsto che tu possa provare la loro origine e che tu richieda direttamente la differente tariffazione.
In alcuni casi, se i prodotti che stai importando dagli Stati Uniti rimarranno temporaneamente in Italia, ad esempio se stai solo processando le merci per poi riesportarle in altri paesi UE, potresti richiedere la possibilità di ottenere un rimborso dei dazi e dell’IVA o di posticipare i pagamenti.
Esiste uno scenario in cui non è necessario pagare dazi doganali o IVA per le importazioni dagli Stati Uniti. Finché le tue merci rimangono in un deposito doganale, sei esente dal pagamento perché questi magazzini sono luoghi in cui i dazi e l’IVA sono sospesi. Ad esempio, se spedite merci dagli Stati Uniti, li immagazzinate temporaneamente in un deposito doganale in Italia e li spedite poi in un deposito doganale in Francia, in questo caso non vi sarà richiesto di pagare dazi e IVA in Italia.
Come regola generale, i dazi e l’IVA devono essere pagati solo quando le merci vengono immesse in libera circolazione all’interno dell’Unione europea.
4. Non pagare le tasse di vendita, e recupera la tua IVA
Quando acquisti prodotti da un fornitore americano, devi assicurarti che l’imposta sulle vendite non venga aggiunta alla fattura. Il fornitore può emettere una fattura senza tassa di vendita, a condizione che l’indirizzo dell’acquirente sia al di fuori degli Stati Uniti. Se dovessi per caso pagare le tasse di vendita al tuo fornitore americano, potrebbe essere quasi impossibile riuscire ad ottenere un risarcimento di quel pagamento.
Quando importi le tue merci dagli Stati Uniti, l’IVA viene addebitata dall’Agenzia delle Dogane con la stessa aliquota di un acquisto merci dall’Italia, e la tariffa viene calcolata in base al costo del prodotto, inclusa la consegna in Italia. Infatti, l’IVA è calcolata in base al prezzo indicato sulla fattura commerciale, ai dazi doganali dagli USA e al costo di trasporto stimato dagli Stati Uniti alla frontiera in Italia. Quest’ultimo è determinato in base al costo di spedizione effettivo, ma anziché utilizzare il costo door-to-door effettivo, si tratta di una stima.
La logica per il calcolo dell’IVA è semplice. Quando acquisti beni al di fuori dell’UE, il tuo fornitore non ti addebita l’imposta sulle vendite o l’IVA. Ma se avessi acquistato gli stessi prodotti in Italia, avresti dovuto pagare l’IVA. Per garantire parità di condizioni, è quindi richiesto il pagamento di dazi per i prodotti importati dagli Stati Uniti, in egual misura come se li avessi acquistati in Italia. E per renderlo comparabile, la base del calcolo deve essere il costo del prodotto e il costo per il trasporto in Italia. Se la tua azienda è lontano dal porto, e quindi incorre in costi di spedizione maggiori, non dovresti pagare di più in IVA, dato che è solo il trasporto verso il porto o l’aeroporto di destinazione ad essere considerato.
Dopo aver pagato i diritti doganali, compresa l’IVA, viene rilasciata la bolletta doganale di importazione, intestata al dichiarante.
Per sfruttare le detrazioni, la bolletta doganale deve essere annotata nel registro degli acquisti. In luogo delle generalità del cedente, che non sempre sono rilevabili dalla bolletta, occorre indicare l’Ufficio doganale presso il quale è stata emessa la bolletta, nonché i suoi estremi e la tipologia di modello.
Leggi qui per ulteriori informazioni.
5. Controlla i dazi antidumping
I dazi antidumping sono imposti per proteggere la produzione nazionale italiana da società straniere che “vendono” i loro prodotti sul mercato italiano a prezzi inferiori rispetto a quelli che avrebbero nei loro mercati locali. Il motivo di tale “ribasso” potrebbe essere un eccesso di inventario che deve essere eliminato prima di una nuova stagione e che non può essere venduto localmente perché danneggerebbe la domanda di nuovi prodotti. Il motivo per cui si differenzia l’antidumping da altri dazi è che può essere mirato a prodotti molto specifici e può arrivare ad un tasso molto elevato (potrebbe essere superiore anche al 50% del costo del prodotto). Detto questo, vale davvero la pena di indagare se i tuoi prodotti sono soggetti a dazi antidumping prima di importarli.
Per controllare e i dazi antidumping puoi cercare il tuo prodotto nelle Tariffe Doganali, dove troverai misure e restrizioni per paesi specifici nella scheda di importazione. Ad esempio, al momento della stesura di questo documento, esiste un dazio antidumping sulle importazioni di biodiesel dal Canada di 172,20 EUR per tonnellata. Su un costo d’acquisto di 650 EUR per tonnellata, diventa chiaramente un costo molto significativo da prendere in considerazione nella pianificazione dell’importazione.